Abbracci – Mostra di Serena Marangon

9 Settembre 2025By Serena Marangon

Abbracci

Mostra Abbracci di Serena Marangon
la mia Arte

Abbracci

Un ABBRACCIO è familiarità, affetto, amicizia, fratellanza, amore, conforto, presenza, cura, vicinanza. Ciò che guida questo percorso saranno le sensazioni trasmesse da ogni abbraccio e la pittura ogni volta sarà li a sottolineare, contrastare, sostenere.

Le tecniche utilizzate sono miste: è vero che ho una preferenza per l’acquerello e la sua freschezza, ma alcuni abbracci mi hanno ispirata a dipingere con l’acrilico su tela, con la grafite su carta, con il caffè…

Quando ho avuto l’idea di fare una mostra di pittura dedicata agli abbracci ho chiesto alle persone che frequentano il mio Atelier di mandarmi degli abbracci a cui ispirarmi e sono stata sommersa di fotografie di ogni tipo: bimbi abbracciati ai nonni, a cani e gatti, abbracci fra persone anziane, fra giovani innamorati, fra amiche del cuore. Di gruppo, di coppia, solitari o con il proprio peluche preferito.

Mi ha stupito e commosso la risposta che ho avuto: le persone mi hanno affidato ricordi molto intimi e preziosi.

Io ne ho fatto tesoro e ho preso spunto dalle centinaia di fotografie ricevute per trasformarle con il mio stile di pittura e sono diventate dipinti che raccontano tutte queste emozioni.

NOTE di Silvia Merico

Alchimie di pittura

Abbracci

In questa carrellata di opere, realizzate prevalentemente ad acquerello, i molteplici significati del verbo abbracciare si declinano in una varietà di gesti intimi e personali precedentemente catturati da scatti fotografici, che esprimono in modi apparentemente simili l’incontro tra due corpi. In realtà un abbraccio può unire, racchiudere, separare, definire un limite, stringere, comunicare, in qualunque caso con significato transitivo.
L’idea di questa mostra è quindi di raccogliere tutti i risultati di una sorta di ricerca ed è venuta a Serena Marangon l’estate scorsa, quando ha lanciato un appello su Instagram chiedendo l’invio di fotografie che raffigurassero -per l’appunto- abbracci.
La risposta è stata sorprendente: una fiduciosa consegna di fotogrammi privati densi di memoria emotiva. Sono piovuti scatti con abbracci di ogni tipo, interpretati dall’artista e tradotti con la tecnica più adatta al soggetto stesso; raccontano specialmente la domanda di riconoscimento che caratterizza il soggetto umano, il bisogno di sentirsi rappresentato da un segno –in questo caso un fotogramma che diventa immagine dipinta- in grado di custodire il proprio valore.
L’abbraccio è stato inteso in tanti modi, non meramente in senso affettivo; i legittimi ‘proprietari’ hanno affidato la traduzione pittorica all’artista che, da esperta illustratrice e col filtro del suo personale sguardo, ne ha tratto le versioni ora esposte in mostra.
Questo concept è scaturito dall’esperienza dell’autrice, che da anni svolge con passione anche l’attività di insegnante. Come lei stessa racconta, spesso si tratta di fornire i mezzi e le indicazioni giuste: è così che Serena aiuta allievi di qualunque età a capire di avere gli strumenti e le potenzialità per esprimersi creativamente con colori e pennelli…a volte basta accettare di cambiare prospettiva.
Con Abbracci ha estratto dalla vita privata delle persone un punto di vista che probabilmente non avevano considerato e lo ha trasformato in un racconto nuovo.
Alchimie della pittura.

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